
Risanamento non distruttivo delle tubazioni con calza
Il risanamento deve essere inteso come la realizzazione di una nuova tubazione all’interno di quella esistente e non un intervento mirato a marginare temporaneamente un anomalia. Le caratteristiche tecniche, per quanto riguarda l’impermeabilità e la robustezza della calza, sono analoghe a quelle possedute in precedenza dalla tubazione. Da parte della calza è quindi garantita la capacità di resistere alle eventuali sollecitazioni esterne.
Miscelazione_della_resinaInserimento_resina_tessuto
I materiali di fondamentale importanza, per la realizzazione della nuova contro tubazione sono la calza e la resina. La prima è costituita da un tessuto di materiale plastico, composto dal feltro da un lato e da una pellicola plastica molto liscia ed impermeabile dall’altro. La forma è quella di un cilindro, di diametro pari a quello della tubazione da risanare e lungo almeno quanto la rottura riscontrata. La resina è costituita da due componenti ed è miscelata prima di essere versata nel panno cilindrico.
Dopo essere stata impregnata con la resina la calza è infilata nella tubazione per retroversione in tre principali modi; con l’uso di sola acqua, con l’uso di sola aria compressa oppure con entrambe, cioè con l’uso di aria nella fase di inserimento e con l’uso di acqua nella fase di cottura e indurimento della resina.
La tecnica per retroversione è cosi definita perché la calza per essere collocata nella tubazione è rovesciata, o meglio, la parte liscia, esterna prima dell’inserimento, a fine posa passerà all’interno, mentre il feltro impregnato di resina andrà ad appoggiarsi alle pareti della vecchia tubazione e quindi all’esterno.
Ultimate le operazioni d’inserimento della calza è necessario far trascorrere un periodo di tempo tale per cui si ottenga l’indurimento della resina e l’ancoraggio della stessa alle pareti della tubazione. L’indurimento avviene con il riscaldamento dell’acqua per mezzo di una caldaia, oppure mantenendo una pressione dell’aria all’interno della tubazione pari a quella utilizzata durante l’inserimento della calza.
Lo spessore della calza è di qualche millimetro, ne segue dunque un minimo restringimento della sezione originale del tubo senza generare per questo rallentamenti nel flusso fognario, favorito invece dalla sigillatura dei giunti tra le tubazioni e dalla limitata scabrezza propria della calza.
Eventuali allacciamenti presenti sulla tubazione oppure le finestre d’ispezione all’interno dei pozzetti sono aperte a fine lavori con l’ausilio di apposite frese.
Il campo d’utilizzo è molto ampio: possono essere rivestite condotte circolari, ovoidali con diametri da 200 a 1200mm. Normalmente l’impiego è dettato dalla presenza di rotture continue sulla tubazione, dal degrado statico generale, anche forte.






